L’INIZIATIVA DELL’ORATORIO DI TOLMEZZO Partono dalla Carnia per arrivare a Roma in pellegrinaggio: il saluto del Papa a trenta ragazz...
L’INIZIATIVA DELL’ORATORIO DI TOLMEZZO
Partono dalla Carnia per arrivare a Roma in pellegrinaggio: il saluto del Papa a trenta ragazzi friulani
Citato durante l’Angelus il gruppo di trenta ragazzi partito dall’oratorio don Bosco. Hanno annunciato l’arrivo del presepe di Sutrio in piazza San Pietro a Natale
«Saluto i ragazzi dell’oratorio don Bosco di Tolmezzo». Le parole di papa Francesco al termine dell’Angelus, ieri, erano dirette alla chiazza gialloblù che tingeva piazza San Pietro. I colori della bandiera del Friuli hanno camminato sulle gambe di una trentina di pellegrini che avevano i compito di annunciare l’arrivo del presepe in piazza San Pietro per il Natale 2022.
Giovani dei 15 ai 19 anni che insieme hanno condiviso una settimana di impegno, fatica e riflessione.
Sono giunti da Villa Santina, da Enemonzo, da varie località della Val D’Incarojo, dalla valle del But e da Sutrio, la comunità che si è impegnata a portare il presepe in Vaticano. E proprio nel “paese della magia del legno”, spiega l’assessore alla Cultura Sara Morocutti, lo scultore Corrado Clerici ha realizzato, il “feralut” la lanterna che i ragazzi hanno appeso allo zaino per farla arrivare a Roma. «Quel simbolo della luce – spiega Morocutti – sarà collocato nel presepe tra le mani di San Giuseppe».
L’idea del pellegrinaggio è nata all’oratorio tolmezzino, dove don Marco Brollo ha aggregato il gruppo che, con altri tre adulti, ha scortato fino a destinazione. «Siamo partiti con tre furgoni a bordo dei quali abbiamo raggiunto Viterbo – racconta –. Da lì abbiamo iniziato il cammino attraverso la via Francigena, facendo tappa a Vetralla, Sutri, e Campagnano prima di arrivare a Roma». Hanno mangiato su distese erbose e piazze, hanno dormito fra parrocchie e centri sociali, si sono divisi i compiti riordinando, apparecchiando, condividendo aspettative ed emozioni. E ieri, sotto la bandiera della Patrie, si sono riuniti in piazza San Pietro indossando i calzoncini blu e la maglietta gialla sulla quale grandeggiava la scritta “Carnia” e la frase tratta dal Vangelo di Giovanni: «Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo».
«Le parole del pontefice, che ha esortato i fedeli a impegnarsi, ad abbracciare la fatica e a non impigrirsi – racconta don Marco – hanno colto nel segno e hanno rafforzato i propositi dei ragazzi, orgogliosi ed entusiasti del saluto pronunciato dopo l’Angelus».
«È stata un’emozione grandissima – commenta Morocutti – ascoltare il saluto del Papa ai ragazzi che hanno portato un messaggio di unione e di condivisione. Un ringraziamento a don Marco che li ha accompagnati in questo cammino di luce».
Nel pomeriggio, i pellegrini sono tornati a Viterbo in treno. Da lì è iniziato il loro viaggio di rientro in furgone verso l’oratorio di Tolmezzo, dove i genitori li attendevano per mezzanotte. Fonte giornalistica.
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